19 Giu 2023

Bonus 75% superamento delle barriere architettoniche

Si è conclusa l’indagine di mercato condotta da Mikaline Research su un campione significativo di rivendite di infissi distribuite su tutto il territorio. L’iniziativa, promossa in collaborazione con il Dott. Ennio Braicovich di COSMOSERR.IT, la community dedicata al mondo dei serramenti, ha avuto la finalità di sondare sul campo le intenzioni dei rivenditori di serramenti, sulla possibilità di utilizzare il bonus 75% per il superamento delle barriere architettoniche nella fornitura di infissi e serramenti.

Le interviste sono state in totale 581 con la distribuzione geografica riportata in Tab.1.

Verso i rivenditori che hanno risposto di avere l’intenzione di utilizzare il bonus 75%, è stato effettuato un ulteriore approfondimento sulle modalità di fruizione del bonus cioè se con sconto in fattura e successiva cessione del credito a terzi ovvero se con sconto in fattura e utilizzo dei crediti in azienda per i pagamenti degli F24, vista la possibilità insita nel bonus 75% di detrarre i crediti in 5 anni.

L’indagine ha messo in evidenza una generalizzata prudenza da parte di tutti i rivenditori, probabile conseguenza del decreto di blocco “sconto in fattura” e “cessione dei crediti” di febbraio 2023 sugli altri bonus. Altro elemento di incertezza riguarda la progettualità degli interventi di superamento delle barriere architettoniche, in particolare ci si chiede se può essere valido un progetto esclusivamente finalizzato alla sostituzione degli infissi o se occorre un disegno progettuale più ampio per adeguare tutta l’unità immobiliare, sia essa singola o appartenente ad un condominio.

C’è comunque molto scetticismo e si è in attesa dei chiarimenti da parte delle Istituzioni su questo bonus che ancora contempla la possibilità di agganciare il meccanismo dello sconto in fattura (addirittura del 75%) e della cessione del credito.

Vediamo i risultati di sintesi:

attualmente il 58% degli intervistati non ha intenzione di proporre o accettare richieste di bonus 75%.

Di contro solo il 2,6% dei rivenditori ha dichiarato al telefono di essere pronto ad utilizzare il bonus 75% sostenuto principalmente dalle case produttrici di appartenenza, probabilmente disponibili ad assorbire il credito o ad aver già preso accordi con gli istituiti di credito per concedere un plafond ai rivenditori in rete.

Nel mezzo abbiamo tutti gli imprenditori che sono in attesa di chiarimenti da parte delle Istituzioni (Agenzia delle Entrate in testa) e potrebbero essere interessati al bonus 75% con sconto in fattura. Di questo cluster, solo il 3,3% ci dichiara che sarebbe comunque disposto a utilizzare il bonus 75% anche senza possibilità di cedere il credito a terzi ovvero utilizzandolo in azienda nei 5 anni successivi, ma sempre dopo un via libera ufficiale dall’AdE. Infine per il 36,1 % degli intervistati, nessuna concessione di bonus 75% senza preventivo nulla osta istituzionale a procedere e senza possibilità di cedere il credito a terzi (Tab.3).

Per quanto riguarda la distribuzione geografica di chi al momento non ha alcuna intenzione di utilizzare il bonus 75%, si evidenzia nel Nord-Ovest la percentuale più alta dei “non disponibili” pari al 61,5%; di contro l’area del Nord-Est misura la percentuale dei “non disponibili” più bassa del territorio nazionale pari al 49,5%. Le altre aree non si discostano di molto dal valore medio dell’Italia (Tab. 4).

Per il cluster delle rivenite che si dichiarano al telefono “già pronte a proporre il bonus 75%, spiccano l’area del Nord-Est con una percentuale pari al 3,6% e l’area delle Isole con il 3,2% (Tab. 7).

Fanalino di coda il Nord-Ovest con un dato pari al 1,9%. Il resto delle aree è allineato al dato Italia.

L’ultimo cluster di interesse e rappresentato da quei rivenditori che attualmente sono in attesa in “finestra” pari al 36,1% del totale, pronti a valutare l’applicazione del bonus, ma con la preventiva rassicurazione a procedere da parte dell’AdE e comunque con la possibilità di cedere il credito nella medesima logica seguita ante febbraio 2023; la percentuale più alta  degli “attendisti” riguarda l’area del Nord-Est pari al 41,1%, mentre quella più bassa riguarda l’area del Sud pari al 32,5% (Tab. 6).

Resta il fatto che nel caso in cui si presentasse nella rivendita un cliente con esigenze specifiche ed oggettive di superamento delle barriere architettoniche, con un progetto già elaborato, con un

titolo abilitativo già in esercizio e con un tecnico asseveratore già operativo per quel cliente, più del 65% dei rivenditori sarebbe disposta a valutare l’applicazione del bonus 75%, purché non ci sia lo sconto in fattura e la cessione del credito.

In conclusione dall’indagine emerge un quadro chiaro e definito, ma suscettibile di repentini cambiamenti di pensiero dei rivenditori condizionati dal quadro legislativo ed interpretativo da parte dell’Istituzioni.

 

Buona Customer Experience a tutti!!!

Dott. Giovanni Ricci

Mikaline Research Milano